Il 9 e 10 ottobre, Papa Francesco ha presieduto in Vaticano l’inizio del processo sinodale verso la XVIa Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che ha come tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”.
Sono state istituite quattro commissioni per consigliare e collaborare in questo processo sinodale che durerà due anni fino alla conduzione effettiva nell’ottobre 2023: La Commissione Teologica, la Commissione Metodologica, la Commissione di Spiritualità e la Commissione di Comunicazione. In quest’ultima è stato nominato membro, in rappresentanza della Chiesa latinoamericana, il Dr. Óscar Elizalde Prada, colombiano del distretto lasalliano di Bogotà.
Oscar Elizalde ha conseguito un dottorato in Comunicazioni Sociali presso la Pontificia Università Cattolica di Rio Grande do Sul a Porto Alegre (Brasile), un master in studi di sviluppo e gestione, e un bachelor in educazione con specializzazione in Scienze Religiose presso l’Università di La Salle di Bogotà (Colombia). Dal 2006 è legato al Dipartimento di Formazione Lasalliana di questa Università e fa parte del gruppo di ricerca Intersoggettività ed Educazione Superiore.
Dal 2018, con la creazione del Dipartimento di Comunicazione e Marketing dell’Università La Salle di Bogotà, legato all’Ufficio del Vice-Rettore per la Promozione e lo Sviluppo Umano, il Dr. Elizalde ha assunto il ruolo di Direttore, fornendo anche un valido aiuto al Servizio di Comunicazione dell’Istituto. Nel 2020 è stato anche invitato a partecipare al think tank di Spiritualità coordinato dalla Segreteria di Associazione dell’Istituto.
Nella sua carriera comunicativa nella Chiesa, il dottor Elizalde ha fatto parte della redazione della Rete Ecclesiale Panamericana (REPAM in spagnolo) che ha accompagnato il Sinodo Panamericano nel 2019; è collaboratore permanente della rivista spagnola Vida Nueva (Vita Nuova) e di altre pubblicazioni della Chiesa. È stato redattore capo della versione colombiana di Vida Nueva e ha coordinato il portale VidaNuevaDigital.com per la regione andina. Ha anche lavorato per la Confederazione Latinoamericana dei Religiosi (CLAR in spagnolo) ed è consigliere di comunicazione per la Confederazione Interamericana di Educazione Cattolica (CIEC in spagnolo) e per la rete Amerindia, a livello continentale.
Nel 2020, nell’ambito del processo di rinnovamento e ristrutturazione del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM in spagnolo), è stato invitato a coordinare il gruppo di riflessione sulla comunicazione. Attualmente fa parte dello staff del Celam come consigliere ad interim del Centro di Comunicazione, e ha partecipato all’incontro della Presidenza del Celam con il Santo Padre il 9 ottobre.
Camminare insieme
In dialogo con il Servizio di Comunicazione dell’Istituto, il dottor Elizalde valuta le sfide del sinodo e le sue implicazioni comunicative:
Domanda: In cosa consiste questo nuovo Sinodo, che è stato chiamato “il Sinodo della sinodalità”?
A differenza di altri sinodi recenti come il Sinodo sulla Famiglia, il Sinodo sulla Gioventù o il Sinodo della Pan-Amazzonia, questo sinodo si concentra su un elemento essenziale della Chiesa stessa, la “sinodalità”. Sinodo significa “camminare insieme”. “Celebrare un Sinodo significa camminare sulla stessa strada, insieme”, ci ha ricordato Papa Francesco all’Eucaristia di apertura del 10 ottobre. E questo sinodo ci invita a farlo sulla base di tre accenti fondamentali: comunione, partecipazione e missione.
Un sinodo per l’incontro, l’ascolto e il discernimento
Domanda. Lei ha avuto l’opportunità di partecipare all’apertura del Sinodo 2021-2023 e alle riunioni delle commissioni sinodali. Qual è il suo bilancio di questi giorni?
Sono stati quattro giorni molto intensi, profondi, di scambi, di conoscenza e di ascolto reciproco e di dialogo, a livello delle commissioni sinodali. Ma resto con i tre verbi che Papa Francesco ha postulato nell’omelia della messa inaugurale del processo sinodale: incontrare, ascoltare e discernere. “Anche noi siamo chiamati a diventare esperti nell’arte dell’incontro”, ci ha detto il Papa. Ma questo non basta, dobbiamo ascoltare senza fretta, “ascoltare con il cuore”, come ha sottolineato Francesco, per permettere a tutti di esprimersi: laici, vita religiosa, sacerdoti e diaconi, vescovi e cardinali. Tutto il popolo di Dio, nessuno può essere lasciato fuori. Infine, dobbiamo essere pronti a discernere, perché questo sinodo è un cammino di discernimento spirituale e comunitario, profondamente ecclesiale, accompagnato dalla preghiera eguidato dalla Parola di Dio.
Un invito a partecipare
Domanda: Come possiamo noi lasalliani partecipare a questo sinodo?
Abbiamo già un Documento Preparatorio e un Vademecum, che è una specie di manuale che ci aiuterà a generare dinamiche di partecipazione. In questi strumenti troviamo aspetti metodologici affinché tutti i lasalliani, come battezzati, possano essere coinvolti in ciascuna delle fasi del Sinodo: nelle nostre diocesi, nei nostri paesi, nei nostri continenti. Inizialmente nelle Chiese locali, attraverso le diocesi e le parrocchie, si spera che un numero significativo di persone risponda ad un semplice questionario che mira a promuovere una vera esperienza di ascolto reciproco, guidato dallo Spirito Santo, che personalmente spero ci permetta di comprendere meglio i “segni dei tempi” e ci aiuti ad essere una Chiesa che esce con più audacia, più impegnata nelle periferie … nel nostro caso, dal mondo dell’educazione e basata sul nostro carisma lasalliano. Non possiamo lasciarci sfuggire questa opportunità!
Dr. Oscar Elizalde, AFSC
Commissione per le comunicazioni del Sinodo dei vescovi