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15 maggio – Festa del Santo Fondatore



15 maggio 2020

Cari Fratelli, Partner, Studenti e Membri della Famiglia Lasalliana,

durante il periodo pasquale, il nostro cuore si infiamma mentre meditiamo le letture degli Atti degli Apostoli, che condividiamo nelle nostre liturgie. I testi sono pieni di energia, avvenimenti, tribolazioni e meraviglie. Possiamo sentire lo Spirito Santo che invita gli Apostoli a testimoniare con gioia, ad alta voce e senza paura, Gesù Cristo.

L’irresistibile guida dello Spirito Santo descritta negli Atti degli Apostoli ha portato i primi cristiani a vivere una profonda esperienza di Cristo risorto. La risurrezione di Gesù ha trasformato le donne e gli uomini che credevano, in portatori della Buona Novella: “Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10, 10).

La gloria di Dio è l’uomo che vive (Ireneo).  Che cosa significa questo, oggi, quando ognuno di noi e tutti insieme, ci troviamo faccia a faccia con il COVID-19? Come stiamo affrontando questa situazione che ha stravolto la nostra vita? In che modo ciascuno di noi, le comunità dei nostri Fratelli e le comunità educative lasalliane possono essere portatori della Buona Novella ai nostri Fratelli, ai Partner, agli studenti, alle famiglie e agli amici? Possiamo noi, come gli apostoli, in qualche modo confortare i malati e gli afflitti?

Una descrizione della prima comunità cristiana ci dice che “un piccolo gruppo di estranei sperimentò una visione di amore e di riconciliazione in una società che era stata messa fuori gioco, soffrendo di un eccesso di tensioni, pressioni e forme di aggressione, al fine di rinnovare questa società dall’interno”.[i]

Molti di noi si sentono fuori posto in questo momento.  I volti degli ammalati, dei moribondi ci addolorano; alcuni di questi volti appartengono ai nostri Fratelli, alle nostre famiglie, ai nostri amici e ai nostri vicini. La sofferenza è intorno a noi. In un modo o nell’altro, tutti sperimentiamo tensioni, pressioni e forme di aggressione.  L’isolamento non è facile.

Il virus ci ha colto alla sprovvista e ci ha spinto in un momento storico inaspettato.  Piani strategici, prospettive finanziarie, attività programmate, viaggi d’affari e di piacere devono essere tutti reinventati. Il nostro mondo non è più quello di qualche mese fa.  In che modo noi, ambasciatori di Gesù Cristo, stiamo rispondendo concretamente per aiutare gli altri a vivere la vita al meglio?

Fratelli, Partner, studenti e Famiglia Lasalliana cercheranno insieme la via da seguire per le nostre comunità religiose e i ministeri lasalliani.  Come le donne e gli uomini comuni delle prime comunità cristiane, apriamo i nostri cuori, le nostre orecchie e i nostri occhi allo Spirito Santo, affinché “le nostre sorelle e i nostri fratelli più anziani possano sognare e i nostri giovani avere visioni” (cf. Atti 2,17).

Venerdì 27 marzo, Papa Francesco si è rivolto al mondo: “Ci siamo resi conto che siamo sulla stessa barca, tutti noi fragili e disorientati, ma allo stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, ognuno di noi che ha bisogno di confortare l’altro”. Cogliamo questo momento e remiamo “insieme e per associazione”, riorientiamo la nostra vita e accompagniamoci a vicenda nel rispondere alla nostra missione per migliorare la sorte degli altri, specialmente dei poveri, attraverso il nostro ministero di educazione umana e cristiana.

La nostra Famiglia Lasalliana è benedetta da idealisti che ci forniscono un’abbondanza di saggezza, creatività e visione. Con il loro aiuto, stiamo scoprendo nuovi modi per dare vita alle nostre comunità educative, sostenere le donne e gli uomini che si prendano cura dei malati e dei moribondi e annunciare la Buona Novella a tutti coloro che incontriamo. Uniti nel cuore e nella mente e guidati dallo Spirito Santo, condividiamo i nostri talenti, il tempo, la gioia e l’energia per scoprire la via da seguire (cf. At 2,42-47).

Pianifichiamo il futuro con energia e con impegno, sapendo che le difficoltà e le tribolazioni ci attendono. Continuiamo a testimoniare con gioia, a voce alta e senza paura, Gesù Cristo. Celebriamo la festa di San Giovanni Battista de La Salle impegnandoci con fedeltà e zelo a prenderci cura l’uno dell’altro e di tutta la creazione di Dio.  Sant’Agostino ha detto che Dio ama ciascuno di noi come se fosse unico al mondo. Fratel Alois di Taizé ha aggiunto: “Sì, Dio ama ognuno di noi. È perché Dio ci ama che Dio ci parla. Non vuole forse dirci in questo momento: Vedete quanto dipendete gli uni dagli altri, dalle persone a cui siete vicini, ma anche tra paesi e popolazioni. Scoprite quanto avete bisogno di fraternità umana. Guardate quanto la cura del creato è un dovere per il vostro futuro”.

San Giovanni Battista de La Salle.  Prega per noi.

Viva Gesù nei nostri cuori. Sempre.

Buona festa!

Fratello Robert Schieler, FSC
Fratello Superiore



[i] Gerd Theirson as quoted in Intentional Faith Communities in Catholic Education, p. 37, St. Paul’s Publications, 2017.